sabato 30 gennaio 2010

Obiettivo "Stati Uniti d'Europa", l'incontro con David Sassoli



Ieri sera è partito un progetto importante che coinvolge i giovani democratici di Montesacro. La scuola di formazione politica creata da Officine Democratiche, un gruppo che raccoglie tutti i giovani Democratici del IV municipio.


Il tema della prima iniziativa, introdotta dal coordinatore di Officine Democratiche, Mauro Piccinini, è stata l’Europa, o meglio “Obiettivo Stati Uniti d’Europa”. Ospiti David Sassoli, capogruppo Pd al Parlamento Europeo e Francesco Cerasani, ricercatore di scienze politiche presso l’Università “La Sapienza”.

La discussione si è sviluppata toccando vari argomenti. Dal trattato di Lisbona, carta comune europea entrata in vigore da qualche settimana e che fornisce nuove regole alla Unione, al vento di conservatorismo ed estremismo che soffia sul continente, stretto da una crisi economica esplosa in questi mesi ma che covava da anni.

Sassoli, membro della Commissione europea per lo Sviluppo, ha anche affrontato dei temi spesso sottovalutati, come le linee guida sugli investimenti dell’Unione, che dovrebbero guardare maggiormente all’Africa, “mercato” in cui la Cina spadroneggia senza badare al rispetto dei diritti dei lavoratori e guardando al mero guadagno economico (vedi Sudan).

In conclusione la risposta alla domanda guida dell’incontro e cioè “Arriveremo mai agli Stati Uniti d'Europa” non è poi cosi scontata. Dipenderà da quale Europa si vorrà avere, una Europa delle Nazioni oppure una Europa dei Popoli. Tutto parte da lì. Quante rinunce “nazionalistiche” verranno fatte nel nome di un Sogno, di un obiettivo comune: Una Europa Unita, non solo economicamente ma anche socialmente.
  • Alcune curiosità fornite nell'incontro con Sassoli:


Sapevate che il trattato di Lisbona prevede l’entrata in vigore delle direttive UE entro sole otto settimane? Pensate che in precedenza ci volevano diversi anni. Come reagiranno i parlamenti nazionali, chiamati poi a ratificare tali direttive entro un tempo cosi ristretto?


Sapevate che da Anversa, città belga dove la destra xenofoba è molto forte, vi è una continua emigrazione di cittadini di religione ebraica, costretti ad abbandonare la loro città per fuggire da aggressioni ed intolleranza? Non è un racconto tratto dalla seconda guerra mondiale, sono storie di tutti i giorni, nella Europa di oggi, sempre piu stretta in una morsa di intolleranza creata dalla paura. Paura di un futuro sempre piu povero e sempre meno “sicuro”. Terreno fertile per la destra xenofoba, cosi come sessanta anni fa.

mercoledì 27 gennaio 2010